Alle soglie del 2000

Un blog originato dai decenni scorsi

Questa non è la prima volta che apro un blog. Il primo lo avevo iniziato più di dieci anni fa, quando convertii il mio sito statico in un blog di recensioni di film. Era su Splinder, anche se poi mi sono spostato su Wordpress.com e Blogger. In seguito creai un altro blog, stavolta in inglese, nel 2012, quando avevo “rilanciato” la mia “carriera” da disegnatore. Poi i social commerciali hanno fagocitato tutta la mia attenzione per qualche anno, e come molti altri ho smesso di scrivere del tutto sui miei blog.

Perché ricominciare, perciò, nel 2020? Si tratta di qualcosa che ha ancora senso? Sinceramente non lo so, e a dir la verità non ne sono ancora del tutto convinto. Prima di scrivere questo post, ho passato lunghi momenti di indecisione su questa faccenda. Mi sono chiesto quale piattaforma usare, quanto sbilanciarmi su quello che voglio scrivere pubblicamente, se non fosse meglio tenere un diario completamente privato piuttosto che un blog su internet, e così via.

A dirla tutta, il motivo per cui sto scrivendo adesso è solo uno: un irrefrenabile impulso di scrivere. Si tratta di un'attività da cui traggo un certo piacere, e che in passato mi ha dato anche varie soddisfazioni, scolastiche e non, non da poco – mi sono persino laureato in un percorso focalizzato sulla scrittura creativa! Nonostante ciò, si tratta di una cosa che ho trascurato per troppo tempo. Fino a un certo punto della mia vita, scrivere era una cosa abituale, che mi veniva naturale e che sentivo di poter maneggiare con disinvoltura. Ora, invece, mi sento arrugginito a tal punto che sento di dover recuperare questa mia abilità prima di perderla del tutto.

Probabilmente spiegherò in dettaglio i motivi di tutto ciò in un altro post, ma anticipo che, a occhio, posso individuare due motivi principali: il mio trasferimento in un paese anglofono e il fatto di essere stato, per un certo periodo, un pennivendolo nell'era del search engine optimisation. Per il resto, al momento sento di aver scritto abbastanza e che è tempo di fermarsi. D'altra parte, done is better than perfect, ovvero un'altra questione personale di cui parlerò in seguito.